Un sito UNESCO fuori dall’ordinario da raggiungere in giornata con il car sharing elettrico E-VAI.
Dalla rivoluzione industriale di fine Ottocento alle nuove e moderne innovazioni tecnologiche, il passo è più breve di quanto si pensi.
Sembra strano, certo, accomunare l’epoca del carbone a quella attuale, sempre più tesa a trovare soluzioni energetiche sostenibili e carbon free. Tra queste, un posto di primo piano lo occupa l’elettricità, che trova una delle sue applicazioni nella mobilità su strada, concedendo a tutti noi un’efficace alternativa green ai combustibili fossili.
In viaggio con E-VAI: alla scoperta di un sito UNESCO della Lombardia
Un ottimo esempio di questo progresso virtuoso della nostra società industriale è E-VAI, azienda che associa alla sua flotta di automobili completamente elettriche, il concetto di sharing. Tema, quello della condivisione, anch’esso ormai entrato a far parte del nostro presente e che, sicuramente, continueremo a portare con noi anche in futuro.
Un servizio di car sharing elettrico che consente di viaggiare senza limiti in tutta la Lombardia, grazie alle numerose postazioni di presa e riconsegna dei veicoli, i cosiddetti E-VAI Point, presenti capillarmente nei piccoli e grandi comuni lombardi. Ma, allo stesso tempo, un servizio che ci permette anche di tornare, in un certo senso, indietro negli anni, a riscoprire luoghi, proprio in Lombardia, che hanno segnato il progresso industriale del nostro Paese.
Ed è così che, noleggiando un veicolo E-VAI per un’intera giornata, si può decidere di fare una gita fuori porta con destinazione un sito UNESCO: il Villaggio Operaio di Crespi d’Adda.
A Crespi d’Adda, immersi in una location che ha segnato 50 anni di storia
A poca distanza da Bergamo e vicino Milano si trova il piccolissimo paesino di Crespi d’Adda. Qui, una comunità moderna ma schiva, da sempre dedita al lavoro, è legata in modo assolutamente particolare al proprio passato.
Quello che un tempo era semplicemente un territorio incolto nei pressi dei fiumi Adda e Brembo, diventò, nel 1876, un villaggio operaio, gravitante intorno al Cotonificio Crespi. Un’usanza molto in voga negli anni della rivoluzione industriale: creare, attorno a una grande fabbrica, tutte le infrastrutture residenziali e pubbliche per permettere ai lavoratori della stessa di vivere nelle vicinanze, evitando lunghi spostamenti giornalieri.
Ecco, allora, che il Villaggio Operaio di Crespi d’Adda si è trasformato in un vero e proprio esperimento urbano, architettonico, sociale ed economico che determinerà la storia di questa località per poco più di 50 anni, per la precisione fino al 1929, anno in cui il progetto, così come la fabbrica, inizia il suo declino.
Visitare oggi il Villaggio significa, quindi, camminare ancora in mezzo a quelle che un tempo erano le abitazioni degli operai del cotonificio, oggi appartenute ai loro orgogliosi discendenti: decine di case operaie, circondate da orti e staccionate, tutte uguali e rigorosamente poste in file ordinate.
Archeologia industriale: Crespi d’Adda è un patrimonio inestimabile per il progresso dell’uomo
Parcheggiare a Crespi d’Adda, scendere dall’auto e guardarsi intorno per la prima volta, significa trovarsi, solo apparentemente, di fronte a un monotono e ripetitivo progetto architettonico d’altri tempi, consapevoli che esso rappresenta, in realtà, un preciso tassello del progresso dell’uomo, una specifica tradizione dell’epoca industriale, un elemento in cui scorgere le radici di tante aziende moderne.
Non a caso, Crespi d’Adda è stata considerata dall’UNESCO un luogo “di valore assoluto nell’ambito dei siti di archeologia industriale”.
Siamo abituati a siti UNESCO immersi nel verde della natura e in paesaggi incantevoli, ma in questo caso la natura c’entra ben poco. Qui è l’uomo, l’architetto, l’industriale ad aver creato un inestimabile “patrimonio dell’umanità” che ci parla di scienza, tecnologia, progresso, lavoro e rivoluzioni sociali.
A Crespi d’Adda, dunque, ormai da diverse generazioni, si celebra un’umanità che trova il modo per guardare sempre avanti e che usa metodi e soluzioni nuove e diverse in ogni epoca, per agevolare e migliorare la qualità della vita.
La strada per il futuro è fatta di rivoluzioni innovative
Raggiungere il Villaggio Operaio di Crespi d’Adda con un car sharing elettrico E-VAI, allora, sembra il modo ideale per rendere omaggio a un intento che travalica i secoli: mettere la tecnologia e le sue innovazioni al servizio dell’uomo, nell’industria dell’Ottocento come nella mobilità del 2022.
Quello che vi aspetta con E-VAI è un viaggio verso un luogo affascinante e ricco di storia e significati a bordo di un’automobile, il mezzo per eccellenza, nato proprio durante quella rivoluzione industriale. E, tornando a casa da questa gita fuori porta, su un’auto elettrica in condivisione, capirete che non dovrete più guardare al passato, ma solo ed esclusivamente al futuro e alla strada davanti a voi.
Se gli anni della rivoluzione industriale, infatti, ci hanno permesso di arrivare fino a qui, noi tutti, oggi, continuiamo con altri mezzi: diversi, più sostenibili e in sintonia con l’ambiente più che mai, ma altrettanto funzionali alle esigenze dell’uomo contemporaneo.
Oggi, insomma, viaggiamo sulla strada del futuro a bordo del car sharing elettrico di E-VAI.