Il Sacro Monte di Varese si trova sulle pendici del Parco dei Fiori ed è un sito riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Quello di Varese fa parte dei nove sacri monti prealpini presenti in Lombardia e Piemonte. Il Sacro Monte di Varese è costituito da un percorso devozionale che si arrampica fino alla vetta del borgo di Santa Maria del Monte attraversando 14 cappelle. Tale via Sacra è costituita da una strada acciottolata di due chilometri percorribile soltanto a piedi.
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Sacro Monte di Varese: come arrivare e dove parcheggiare (gratis)
Come arrivarci, con E-VAI, è facilissimo: basta noleggiare un’auto E-VAI in una delle oltre 150 postazioni in Lombardia, la ricarica elettrica sarà completa e inclusa nel prezzo.
Una volta saltati a bordo di E-VAI, bisogna raggiungere l’autostrada A8 “dei laghi”, uscita Varese; da lì attraversare il centro cittadino e seguire le indicazioni per il Sacro Monte. Le indicazioni porteranno al quartiere di Sant’Ambrogio, e prima di giungere alla Prima Cappella è possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio situato in piazzale Montanari oppure nelle via adiacenti e successivamente. Se invece si vuole salire in auto fino in cima c’è un parcheggio adiacente al borgo di Santa Maria del Monte.
Per parcheggiare l’auto al Sacro Monte di Varese esistono dei posteggi collocati in piazzale Montanari oppure nelle vie che precedono l’arrivo alla prima cappella. Queste sono le due opzioni per chi desidera fare la via Sacra a piedi. Se, invece, desiderate raggiungere il borgo di Santa Maria del Monte esiste un parcheggio auto in cima regolato da parchimetro; ma con E-VAI tutti i parcheggi a pagamento sono gratuiti grazie alla sua partnership con il Comune di Varese.
Sacro Monte di Varese: cammino delle cappelle
Da qui inizia la prima parte del nostro meraviglioso percorso che si snoda per 2km e va ad abbracciare ben 15 cappelle (tante quanti i misteri del rosario) costruite nel 17esimo secolo, l’ultima risiede all’interno del santuario di Santa Maria del Monte alla fine della salita a differenza delle prima 14 che sono sul percorso classico.
Ogni cappella è un’opera d’arte a sé stante.Ognuna diversa dall’altra, curate meticolosamente dal genio di Giuseppe Bernascone che le ha intrise di affreschi e sculture che vi riempiranno gli occhi.
Molti lo definiscono come “il miglior sacromonte di tutti i Sacro Monti”.
Se non bastasse l’arte e la bellezza di ogni cappella, qui vi è un incredibile scorcio su Varese e su Milano a farvi compagnia. Nei giorni tersi ti fa assaporare l’intero Skyline milanese con la sua bella madonnina dorata, i moderni grattacieli, gli Appennini e le Alpi, dal Monviso al Monte Rosa. Arrivati in cima, dopo la 14esima cappella, si raggiunge il borgo del Sacro Monte, con una bellissima fontana raffigurante un impervio e solenne Mosè.
Sacro Monte di Varese: l’hotel abbandonato
Andando verso il Monte si può trovare un piccolo bar-ristorante, per un ristoro, e proprio lì di fianco sorge una stradina che sale nel bosco.
Una volta terminata questa salita, si erge un hotel abbandonato che si staglia nel cielo, lugubre ed inquietante.
Siamo nei primi anni del ‘900, un boom economico su Milano e dintorni rende il Sacro Monte e il Campo dei Fiori una delle mete più ambite del nord della Lombardia.
Giuseppe Sommaruga, grandissimo architetto dell’epoca, ne fu l’artefice: un grande albergo in stile liberty da 200 camere, collegato alla città da una funicolare verde smeraldo in grado di confondersi con gli alberi che la inglobavano.
La costruzione venne ultimata nel 1912.
Dal 1950 l’hotel iniziò una curva discendente che lo portò all’abbandono, mentre nel 1968 l’hotel chiude ufficialmente i battenti. La struttura venne usata principalmente come centro di accoglienza per malati e feriti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi per molti l’hotel è ancora vivo: alcune dicerie raccontano di una struttura infestata dai fantasmi di tutte le persone decedute in modo sofferente durante il conflitto mondiale.
Le leggende sull’hotel abbandonato si tramandano ormai da 3 generazioni: hanno iniziato a fare così tanto rumore che furono ispirazione per il teatro di Suspiria e il film di Luca Guadagnino.
Oggi l’hotel è permanentemente chiuso, ma il FAI, Fondo Ambiente Italiano, dà ai più temerari l’opportunità di fare dei tour guidati all’interno.
Sacro Monte di Varese: scala nel cielo e cannone
Tornando giù per alcuni scalini dal piazzale dell’hotel, costeggiando tutto il monte, si raggiunge uno dei posti più suggestivi di tutto il parco dei fiori, ovvero la cosiddetta “scala nel cielo”.
La vista è elettrizzante: le scale sono costruite nella roccia, con un corrimano di metallo che evitano il salto nel vuoto, al quale sono attaccate centinaia di fazzoletti in stoffa colorati.
Alla fine della scalinata, non facilissima, si arriva al piazzale del cannone che fa da pupilla ad un’iride fatta delle bellezze della zona: Valcuvia, Valtravaglia, Luino e il sass de ferr sopra Laveno.
In realtà, il famosissimo cannone è stato portato via nel 2017 per restaurazione, ma il nome del piazzale è rimasto tale.
Sacro Monte di Varese: Forte di Orino
Alla fine della salita ci si ritrova davanti ad un belvedere stupendo, uno dei punti più belli di tutta la passeggiata: da qui si può vedere il lago di Varese, il lago di Comabbio, il lago di Monate e un piccolo pezzettino del lago Maggiore.
Alla destra del belvedere, ecco l’inizio di una camminata afrodisiaca: il famosissimo sentiero 301.
Circondati da una foresta con alberi secolari, popolata da faggi e conifere si trova anche qualche pozzo naturale dal quale scorgere il cuore del Sacro Monte, ovviamente tutti i pozzi sono messi in sicurezza.
Eccoci alla fine: dopo circa un’oretta di camminata, si arriva finalmente al Forte di Orino.
Si tratta di un’incredibile struttura medioevale, arroccata su questa lingua di roccia e rimasta aggrappata nei secoli alla montagna, che vista dal basso sembra toccare il cielo con le guglie possenti e le merlature minuziosamente decorate.
Ci si accorge di essere arrivati al Forte di Orino proprio perché si arriva alla fine della strada. Qui lo spettacolo è ancora una volta magnifico: muri di montagne innevate che circondano tutto il proprio campo visivo.
Sacro Monte di Varese: perchè andarci con E-VAI
E-VAI è il car sharing elettrico attivo all’interno della Regione Lombardia: consente di spostarsi in tutta l’Unione Europea e la Svizzera utilizzando auto a basso impatto ambientale di ultima generazione con emissioni nocive ridotte al minimo. Le auto di E-VAI sono una scelta sostenibile e al contempo di comfort: oltre a garantire viaggi eco-friendly, permettono a chi le guida di avere libero accesso alle Zone a Traffico Limitato e parcheggi gratuiti su strisce blu e gialle. Le auto di E-VAI si possono noleggiare non solo da Milano o Varese, bensì da ciascuna delle oltre 70 destinazioni coperte in tutta la Lombardia. Raggiungere Varese sarà semplice anche per chi arriva da lontano: infatti, il car sharing E-VAI è perfettamente collegato ai tre aeroporti regionali e a tutti i più importanti snodi ferroviari.