L'e-mobility sta modificando radicalmente il settore dell’automotive e sono sempre più numerose le colonnine di ricarica per auto elettriche presenti sul territorio italiano.
Secondo i dati dello studio Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia, realizzato dall’associazione Motus-E, oggi in Italia ci sono 19.324 punti di ricarica in 9.709 infrastrutture di ricarica accessibili al pubblico.
Dall’analisi proposta da Motus-E emerge che nel corso del 2020 le installazioni sono aumentate del 39% ma il numero è destinato a crescere secondo le previsioni di crescita dei mezzi elettrici circolanti contenute nello Smart Mobility Report dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano che prende in esame tre diversi scenari:
- Base: 3,5 milioni di veicoli elettrici circolanti al 2030;
- Moderato: 5, 5 milioni di veicoli elettrici circolanti al 2030;
- Accelerato: 7 milioni di veicoli elettrici circolanti al 2030.
Stando ai dati relativi ai diversi scenari, il numero di punti di ricarica pubblici nel 2030 potrebbero oscillare da un minimo di 47.000 ad un massimo di 70.000 nello scenario a maggior sviluppo, mentre i punti di ricarica privati ad uso pubblico potrebbero contare dalle 1,8 milioni di unità alle oltre 3,9 milioni.
Vediamo insieme come funzionano le colonnine di ricarica per auto elettriche e quanto tempo impiega un veicolo con tecnologia Battery Electric Vehicle (BEV) per ricaricarsi.
Colonnine ricarica auto elettriche: che cosa sono e come funzionano
La Direttiva 2014/94/UE del Parlamento Europeo (Alternative Fuels Infrastructure – AFID) e il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimenti ad energia elettrica (PNIRE) sono i principali riferimenti normativi in materia di e-mobility e infrastrutture di ricarica e spiegano la differenza tra punti di ricarica e stazioni di ricarica ad accesso pubblico.
Si definisce “punto di ricarica o di rifornimento accessibile al pubblico” una colonnina per la fornitura di elettricità che garantisce, a livello di Unione Europea, un accesso non discriminatorio a tutti gli utenti. Con stazione di ricarica, invece, si fa riferimento all’intera infrastruttura che può ospitare uno o più̀ punti in grado di ricaricare anche più̀ veicoli contemporaneamente.
Inoltre, il punto di ricarica può essere di potenza standard o di potenza elevata come evidenziato nel già citato report Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia elaborato Motus-E.
Ecco quali sono le principali differenze:
- Punto di ricarica di potenza standard: consente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico a una potenza pari o inferiore a 22 kW. Questo tipo di colonnina può essere:
- a ricarica lenta o slow: fino a 7 kW
- a ricarica accelerata o quick: superiore a 7 kW e pari o inferiore a 22 kW.
- Punto di ricarica di potenza elevata: consente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico a una potenza superiore ai 22 kW. Anche in questo caso la colonnina può essere di due tipi:
- veloce o fast: superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW
- ultra veloce o ultra-fast: superiore a 50 kW.
Quanto tempo impiega un’auto elettrica per ricaricarsi? Dipende dal voltaggio: se la colonnina di ricarica è alimentata da una potenza di 22 kw sono necessarie circa 2 ore, mentre se il voltaggio è inferiore si possono raggiungere anche le 5 ore per una ricarica completa.
Colonnine ricarica auto elettriche: il car sharing elettrico E-VAI
In Italia, secondo i dati del report di Motus-E, è la Lombardia la regione con più punti di ricarica e da sola possiede circa il 17% di tutte le installazioni per un totale di 3.326 punti contro i 2.467 registrati a febbraio 2020.
La Lombardia si conferma quindi la regione italiana più attiva nel mondo dell’e-mobility ed è proprio qui che nasce E-VAI, il primo car sharing elettrico che unisce mobilità sostenibile e sharing mobility e si pone l’obiettivo di migliorare la mobilità a livello regionale partendo dalla sostenibilità e dal rispetto per l’ambiente circostante.
Il servizio è caratterizzato da una rete capillare presente in tutta la Regione che consente di noleggiare e riconsegnare l’auto senza alcun limite di spostamento. Sono più di 140 gli E-VAI Point presenti in Lombardia dislocati tra centri urbani, aree extra-urbane e luoghi di interesse: infatti, le flotte E-VAI sono perfettamente collegate ai tre aeroporti regionali e agli snodi ferroviari più importanti della Lombardia.
Inoltre, grazie a diversi accordi con i maggiori operatori di ricarica elettrica, è possibile ricaricare i veicoli E-VAI anche presso le colonnine di ricarica pubbliche presenti sul territorio lombardo.
La presenza strategica di E-VAI in prossimità delle stazioni rende il car sharing anche intermodale, permettendo ai viaggiatori di alternare in modo facile ed economico l’utilizzo dell’auto elettrica e del trasporto ferroviario.
Le flotte di E-VAI sono composte esclusivamente da auto elettriche e ibride silenziose, leggere, semplici da guidare e soprattutto ecologiche con emissioni nocive ridotte al minimo. Grazie all’impatto ambientale limitato, le auto E-VAI hanno accesso a Zone a Traffico Limitato, Area C, centri storici e possono sostare gratuitamente all’interno di strisce blu e gialle.
Noleggiare un’auto E-VAI è semplice: basta collegarsi al sito ufficiale di E-VAI o scaricare l’App disponibile per iOS e Android. Non sono previste quote d’iscrizione al servizio ed una volta effettuata la registrazione è sufficiente individuare l’E-VAI Point più vicino, prenotare la propria auto e ritirarla comodamente all’orario indicato. In seguito, il veicolo potrà essere riconsegnato in uno qualunque degli oltre 140 E-VAI Point distribuiti su tutto il territorio regionale.