E-VAI è uno dei sette partner del progetto Europeo I Share LIFE finanziato nell’ambito programma Life. Il progetto iniziato nel 2018 è coordinato da FNM e vede coinvolte oltre E-VAI anche NordCom, Consorzio Poliedra, Dyvolve e la città di Osijek in Croazia. L’obiettivo è testare se i nuovi servizi di mobilità sostenibile e condivisa, sono sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche economico e quindi replicabili in altre 34 località con caratteristiche simili.
L'iniziativa
Il progetto ha l’obiettivo di ridurre gli agenti inquinanti e dei carichi atmosferici, in particolare PM10 e NO2, e di mitigare le emissioni di gas a effetto serra causate dal trasporto su strada e dalla mobilità urbana. Per raggiungere gli obiettivi preposti sono stati sperimentati quattro nuovi modelli di car sharing in aree urbane di medie e piccole dimensioni in Lombardia e a Osijek in Croazia. Per la sperimentazione sono state utilizzate 50 auto full electric in Italia e 8 in Croazia.
Intermodalità
Con l’obiettivo di promuovere un viaggio sostenibile presso il target dei pendolari, il progetto I Share Life prevede anche l’integrazione tra il servizio di car sharing E-VAI e il sistema ferroviario regionale. Per raggiungere questo obiettivo E-VAI ha fatto una partnership con Trenord che prevede una promozione dedicata agli abbonati per incentivare gli spostamenti intermodali (treno + car sharing) a basso impatto ambientale.
I modelli di car sharing
Tutti i modelli di car sharing sperimentati in Lombardia si basano sulla condivisione dei veicoli da parte di diversi soggetti, al fine di ottimizzare e ridurre il numero di veicoli convenzionali a combustione interna circolanti e il carico atmosferico di inquinanti.
I modelli di car sharing sperimentati a Busto Arsizio e Bollate prevedono l’intermodalità dell’auto elettrica E-VAI con il sistema ferroviario regionale. Il veicolo, infatti, è condiviso tra pendolari per il tragitto casa-stazione e le aziende vicino la stazione o i dipendenti per raggiungere le aree industriale poco servite dal trasporto pubblico.
Un altro modello di car sharing è dedicato ai turisti ed è stato sperimentato a Como al fine di incentivare un turismo a basso impatto ambientale.
Infine l’ultimo modello sperimentato a Bergamo prevede la condivisione dell’auto tra Comune e cittadini in orari differenti e compatibili: durante gli orari lavorativi l’auto è utilizzata dai dipendenti comunali per le missioni di lavoro, fuori dagli orari lavorativi e durante i weekend le auto sono a disposizione dei cittadini.
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