Alla scoperta delle antiche ville romane a bordo del car sharing elettrico di E-VAI.
Il lago di Garda è conosciuto anche come Benaco, perché in epoca romana lo chiamavano Benacus, dal nome del dio omonimo, considerato la personificazione stessa del lago.
Oggi, sul lago, è infatti possibile visitare interessanti testimonianze di quel periodo, come le antiche ville affacciate sull’acqua, nelle quali soggiornavano illustri personaggi dell’epoca, e che erano utilizzate per trascorrere il proprio tempo libero lontani dalle torbide vicende politiche dell’Impero e di Roma.
Una seconda casa al lago, dove ritemprarsi con quello che definivano “otium”, tra rilassanti letture, lunghe passeggiate e grandiosi banchetti, sempre cullati dal dolce sciabordio del lago.
Destinazione lago di Garda: raggiungere i confini lombardi con un car sharing elettrico
Ma per entrare veramente nel mood degli antichi Romani, anche il nostro modo di raggiungere il lago deve rispettare tre aspetti che caratterizzano le ville d’otium presenti sul Garda: assoluto silenzio, massimo comfort e perfetta sintonia con la natura.
In questo, fortunatamente, ci aiuta E-VAI, il servizio di car sharing elettrico che consente di spostarsi in tutta la Lombardia.
E, proprio la presenza capillare sul territorio lombardo degli E-VAI Point, le postazioni dedicate alla presa e alla riconsegna dei veicoli, permette di noleggiare un veicolo elettrico, per un paio d’ore o per un’intera giornata, e partire. La destinazione? Il lago di Garda, ovviamente.
E qui, le due ville romane che meritano una visita sono quella di Desenzano del Garda e quella sul promontorio di Sirmione, più nota con il nome “Grotte di Catullo”.
Ma andiamo con ordine e, dopo un viaggio nel rilassante silenzio di un veicolo elettrico, parcheggiamo a Desenzano sul Garda.
Desenzano sul Garda: una passeggiata tra affreschi e mosaici ancora ben conservati
La visita alla villa romana di Desenzano è un viaggio a sé, da percorrere, questa volta, a piedi. Vi trasporterà nel I secolo avanti Cristo, quando la villa fu costruita e utilizzata come luogo produttivo di olio e vino e per la lavorazione di cereali.
Tre secoli dopo, il complesso venne trasformato in una lussuosa villa d’otium, dotata di tutti i comfort e immersa nel fantastico paesaggio delle Alpi e del lago. Passeggiando tra le sue rovine è possibile ammirare gli affreschi ancora ben conservati, i mosaici, le statue, le fontane e immaginare i giardini di un tempo in tutto il loro rigoglio e i sontuosi banchetti che qui venivano organizzati dal ricco padrone di casa nelle stanze più suggestive.
Dopo la villa di Desenzano vale la pena proseguire il viaggio verso Sirmione per visitare le Grotte di Catullo.
Sirmione: le Grotte di Catullo tra storia e leggenda
Fermarsi a Sirmione significa arrivare sul lembo di terra che si insinua nel basso lago di Garda. Questo termina con il promontorio affacciato sull’acqua che domina tutta l’area con la sua vista mozzafiato.
Proprio là, a strapiombo sulle acque del Garda, sorgono le Grotte di Catullo, una domus romana che, leggenda vuole, appartenuta alla famiglia del poeta Gaio Valerio Catullo.
La scoperta di queste rovine, in epoca recente, e il loro essere state, nei secoli, completamente ricoperte dalla vegetazione, è il motivo per cui, ai primi esploratori sembrò in apparenza un intricato complesso di grotte, rivelatesi poi le rovine di una magnifica e imponente villa d’epoca romana, costruita tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.
Le ricostruzioni in epoche recenti hanno mostrato come la villa fosse un vero e proprio gioiello, con terrazze, giardini, cortili, portici e sale decorate da mosaici e affreschi, destinate a ospitare e a banchettare con i personaggi più illustri del tempo.
Con E-VAI ritorni sempre al punto di partenza
Dal I secolo a oggi il mondo è certamente progredito, ma ora più che mai la società sta tentando di ritornare a quei valori che, un tempo, erano sacri: l’armonia con l’ambiente e una migliore qualità della vita.
Oggi, infatti, viaggiate su un’auto silenziosa e a basso impatto ambientale, che rispetta quella natura e quell’atmosfera che era l’ingrediente principale dell’otium romano. Oggi percorrete strade che quel popolo antico, per primo, ha tracciato, dandoci la possibilità, secoli dopo, di avere le infrastrutture necessarie a creare una mobilità nuova e moderna in tutta la Lombardia.