Finalmente è tornata la primavera: quale migliore occasione per fare una gita nel weekend nella natura e tra i tanti beni culturali incastonati in Lombardia? Come la Diga del Panperduto, un gioiello di idraulica industriale inaugurato nel 1884, il cui nome ha un’origine curiosa ed ancora oggi non certa.
Partiamo da un po’ di geografia: la Diga del Panperduto si trova a Somma Lombardo, un comune di quasi 15.000 abitanti in provincia di Varese. Ha una grande storia che parte dagli Antichi Romani (fu un importante nodo della strada romana consolare chiamata dagli storici via Mediolanum-Verbannus) e che la vide protagonista nell’età viscontea in Lombardia: è infatti ancora oggi visitabile il Castello Visconti di San Vito, fortezza eretta nel X secolo a protezione di Milano.
Diga del Panperduto: origini e curiosità
La Diga del Panperduto rappresenta il terzo sbarramento artificiale sul fiume Ticino, a valle del lago Maggiore, e furono realizzata dagli ingegneri Villoresi e Meraviglia alla fine del 1800 per irrigare gli appezzamenti agricoli a Nord di Milano utilizzando le acque dei laghi prealpini.
L’edificio di presa, lungo 70 metri è un monumento d’ingegneria idraulica del XIX secolo, frutto di un progetto che ha coinvolto sia il Canton Ticino sia la Lombardia, e rappresenta tutt’ora l’elemento cardine dell’intero sistema idraulico dell’Est Ticino.
L’origine del nome “Panperduto” è ancora incerta: c’è chi lo attribuisce alle esorbitanti spese per la realizzazione dell’opera che non vennero poi recuperate; chi fa riferimento alla manodopera a bassissimo costo utilizzata, che col misero salario a malapena riusciva a procurarsi il pane quotidiano; chi ritiene invece che il nome sia da ricollegare al rischio di ribaltamento che le imbarcazioni che trasportavano merci, soprattutto alimentari, in quella tratta del fiume Ticino andavano incontro, perdendo talvolta il carico ed il guadagno della giornata, cioè il “pane”.
Diga del Panperduto: museo e giochi d’acqua
Grazie anche alla recenti ristrutturazione degli ultimi anni, la Diga è diventato un vero e proprio sito turistico: tramite il Comune di Somma Lombardo, infatti, è possibile prenotare delle visite guidate (in barca o a piedi) a tutto il complesso del Panperduto. L’itinerario di visita dura circa 1 ora e 30 minuti; il percorso, facile e adatto anche alle famiglie con bambini, è lungo l’alzaia dei canali e i sentieri dell’Isola di Confurto.
E’ possibile anche una semplice passeggiata rilassante all’aria aperta nel parco del Ticino costeggiando il Panperduto: questo itinerario è sicuramente consigliato soprattutto per gli appassionati di foto grazie ai suoi scorci incantevoli e diversi: dalla natura all’archeologia industriale, passando per la varietà di flora e fauna, non mancano nemmeno l’occasione per provare prodotti a Km0 nel vicino agriturismo.
All’interno del complesso è presente il “Giardino dei giochi d’acqua”: uno spazio gioco, soprattutto ai più piccoli, per comprendere e sperimentare il movimento e la potenza dell’acqua. Viti di Archimede, mulini, canaline, paratoie e pompe insegneranno ai bambini nozioni di base della forza idrodinamica e cinetica delle acque.
E’ presente anche il Museo delle Acque Italo-Svizzere: un bene artistico-culturale aperto al pubblico dal 2016. Il museo è nato dal recupero di un edificio usato come deposito di attrezzi per la manutenzione, al centro dell’isola di Confurto: oggi ha il compito di mostrare le origini, la storia e la struttura del bacino idraulico del Ticino. All’interno del museo viene presentata l’acqua come bene essenziale per l’agricoltura, l’alimentazione, la produzione di energia elettrica.
Contesto naturalistico e recente ristrutturazione
Come già anticipato, la Diga del Panperduto di Somma Lombardo è uno snodo idraulico immerso nella natura dove l’acqua, ovviamente, è la protagonista assoluta.
Rappresenta un grande patrimonio storico ambientale fruibile da tutti: è infatti un percorso adatto per una gita con tutta la famiglia, per gli sportivi che possono correre e andare in bicicletta (sentiero E1) ed è anche un itinerario fluviale.
Negli ultimi anni la Diga del Panperduto è stata oggetto di interventi di riqualifica ed è diventata un’attrattiva turistica. Nel 2015 è stato completata la ristrutturazione del casello di guardianìa idraulica, pregevole edificio storico, trasformatosi in hostello e bar caffeteria, per accogliere il flusso di turisti lungo l’itinerario fluviale e ciclopedonale.
Come arrivarci: il car sharing come alleato intelligente
Lungo le rive del Ticino e al confine col Piemonte, la Diga del Panperduto dista circa 55km da Milano, 50km da Como e 25km da Varese, i tre capoluoghi più vicini.
Come programmare dunque una piacevole gita fuori porta risparmiando sulla benzina e inquinando il meno possibile?
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