I dati di Segugio.it: nell'ultimo decennio (2011-2021) registrato un calo del 43% del numero di vetture intestate agli under 25. Quali sono le ragioni?
E’ anche una questione generazionale: se per la generazione X e la generazione Y l’acquisto della prima auto rappresentava uno status symbol e un traguardo di emancipazione nella propria vita, oggi i tempi sono cambiati. Oggi i giovani non hanno più tanta fretta e possedere l’automobile non è più una priorità. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio di Segugio.it che evidenziano nel decennio 2011-2021 un calo del 43% del numero di auto intestate a giovani con meno di 25 anni, passati da oltre 1 milione a 590mila. A fronte di una fascia di popolazione che nello stesso periodo è rimasta sostanzialmente stabile (-3%).
Giovani e mobilità: problema di costi e accessibilità
Il primo grande tema è quello economico. In Italia la maturità e indipendenza economica viene raggiunta sempre più tardi. I giovani nella fascia di età 18-25 anni sono appena 1 milione in Italia: ciò ostacola i giovani nel fare quello che era invece possibile ai loro genitori, ovvero acquistare un’auto di proprietà appena ottenuta la patente di guida.
Al giorno d’oggi, infatti, per molti neopatentati acquistare un’auto e mantenerla è di fatto impossibile. Come rilevato dall’Osservatorio Segugio.it, gli under 25 pagano in media 759,20 euro di RC Auto. Più o meno il doppio rispetto alla media nazionale, che si assesta a 369,20 euro. Alla spesa per l’assicurazione vanno poi aggiunte quelle “quotidiane” per i rifornimenti di carburante, o quelle periodiche per tagliandi e altri interventi di manutenzione.
Il problema di redditi bassi per i giovani che desiderano garantirsi una mobilità proprietaria si farà ancora maggiore con la transizione progressiva verso l’elettrico. I prezzi delle auto a batteria, infatti, ad oggi sono più alti e gli incentivi non possono risolvere il problema del potere d’acquisto alla base.
Giovani e mobilità: maggiore sensibilità verso l’ecosostenibilità
Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello relativo alla crescente sensibilità ambientale sia da parte dei consumatori, sia da parte delle amministrazioni pubbliche.
Da un lato infatti la Generazione Z è quella più attenta all’ecosostenibilità in senso olistico: dai trasporti fino al food, passando all mondo del travel.
Dall’altro lato, le grandi città italiane stanno attuando delle limitazioni alla circolazione di mezzi vecchi e inquinanti, che in passato costituivano spesso le prime vetture possedute dai giovani, nelle aree più centrali e più storiche della città, al fine di diminuire l’inquinamento e i volumi di traffico urbano.
Giovani e mobilità: la sharing mobility rappresenta un’occasione
Avanza così una nuova cultura, spinta dalle amministrazioni e adottata a braccia aperte dai Millenials: si tratta della sharing mobility. Questa generazione non vede come valore aggiunto tanto la proprietà di un bene soggetto a svalutazione veloce (automobile), quanto invece l’accesso ai servizi in condivisione, soprattutto se digitali, che portano con sè vantaggi non solo per l’ambiente, ma anche per la propria salute fisica ed economica.
In questo contesto nasce e continua la proliferazione di diverse metodologie di mobilità condivisa: bike sharing, scooter sharing, monopattini elettrici, car sharing.
Vanno prese in considerazione anche le diverse abitudini di spostamento dei Millenials: al giorno d’oggi hanno necessità di effettuare molti spostamenti, alcuni dei quali di breve durata, per adempiere a tutti i propri impegni e lasciar sempre maggior spazio al proprio tempo libero. La sharing mobility rappresenta anche in questo caso una soluzione ideale per la cosiddetta micromobilità.
E-VAI per i giovani: ecco come promuove la mobilità giovanile dentro e fuori la grandi città
Anche E-VAI vuole fare la propria parte, dando accessibilità al proprio servizio anche ai neo-patentati, questo rappresenta in pieno la risposta alla situazione economica e sociale appena descritta.
Il pagamento di un servizio (lo spostamento) relativamente solo al proprio consumo, il basso impatto ambientale grazie alle sue auto elettriche, le condizioni vantaggiose dedicate ai neopatentati sono un forte segno di inclusività e stimolazione della mobilità giovanile.